Costruire la carità

Alberto Ansaldi, che da tempo si dedica al servizio nel gruppo parrocchiale della San Vincenzo, fa parte della commissione carità del Consiglio pastorale insieme a Susanna Alzona e Claudio Malacrino.

Di quali realtà della parrocchia si fa portavoce la commissione carità?

A Gesù Nazareno diversi gruppi si occupano di carità. In particolare la San Vincenzo, il Centro d’ascolto, Il mosaico, i Gruppi missionari, il Gruppo anziani, il Punto della gioia, Il riparo, il Centro servizi e il Banco alimentare. Il lavoro delle commissioni del Consiglio pastorale è appena iniziato, perché questa divisione è nuova e, anche se tutti sanno cosa capita negli altri gruppi, ci si conosce da poco di persona. Quest’anno abbiamo fatto due riunioni di commissione. L’idea è che ci sia un rappresentante per gruppo, ma non c’è il numero chiuso e tutti quelli che vogliono partecipare sono i benvenuti.

Come possono collaborare i gruppi di carità?

In alcuni casi i gruppi di carità collaborano già. Ad esempio, il Centro d’ascolto e la San Vincenzo sono sempre in contatto. Il Centro si occupa di ricevere le persone bisognose: se ritiene si tratti di emergenze passeggere il servizio finisce lì, con un aiuto immediato, se invece sono persone del quartiere e si può iniziare un percorso insieme, contatta la San Vincenzo. La San Vincenzo non elargisce soldi, ma entra nelle case di queste famiglie per capire la loro situazione e dare una mano tramite la distribuzione di viveri, una borsa settimanale o bisettimanale.

C’è l’intenzione da parte dei gruppi che si occupano di carità di mostrare alcuni numeri, per dare l’idea dell’impatto che si ha: è importante rendersi conto che in parrocchia c’è tanta gente che si dà da fare. È un incoraggiamento a lavorare ancora meglio.

Quali sono state le novità di quest’anno pastorale?

Tra le varie proposte, ancora da discutere e definire insieme, ci sarebbe quella di organizzare una giornata aperta a tutti, magari in piazza, forse in concomitanza con la conclusione dell’anno di solidarietà della San Vincenzo. I gruppi della parrocchia potrebbero raccontare le loro attività a chi ancora non le conosce.

I gruppi di carità come affrontano il tema lavoro?

Il Centro servizi è nato proprio con l’idea di sostenere chi non trova lavoro e facilitare la ricerca. È un compito difficile, dato il contesto economico. Fino a qualche tempo fa anche la San Vincenzo, con l’aiuto della Circoscrizione, distribuiva delle borse lavoro, contattando le aziende disponibili e pagando la metà dei contributi, così che anche le imprese coinvolte potessero averne un vantaggio. Ora si fa più fatica. Per affrontare questa emergenza, il Centro servizi, tra le altre cose, ha preparato una nuova locandina che è stata distribuita nel quartiere. Si vorrebbe stimolare da parte delle persone una collaborazione attiva, in modo che chi può dare lavoro – anche solo piccoli lavori domestici – lo faccia, senza paura di aprire le porte di casa propria, mettendo chi ne ha bisogno nella condizione di sostenersi da sé.

Annalisa Ambrosio