Giovani del Nazareno: camminare insieme per restituire quanto si riceve

Diego Serra, 31 anni, membro della Comunità capi del Torino 6, il gruppo scout della parrocchia, insieme a Claudia Natalini del Gruppo Uno e a Francesco Capetti del MEG, rappresenta i giovani della comunità nella commissione dedicata del Consiglio pastorale.

Con lui facciamo un bilancio dell’anno pastorale appena concluso.

Di che cosa si è occupata la vostra commissione quest’anno?

Noi tre, come commissione giovani, ci riuniamo prima di ogni Consiglio pastorale. Per esempio, adesso, ci incontreremo in vista del terzo consiglio di quest’anno, il 16 giugno.

Gruppo Uno

La famiglia è stato il tema dell’anno, un tema sul quale già ci confrontiamo abitualmente con i gruppi. La nostra è una funzione di coordinamento: se c’è bisogno che i gruppi intervengano per fare qualcosa, in quanto giovani della parrocchia, si fa presente in questa sede e a noi spetta il compito di spargere la notizia e capire chi può rendersi utile e come.

I gruppi giovanili come possono fare comunità?

È giusto che i gruppi diano sostegno alla parrocchia. Riceviamo moltissimo in termini di accoglienza, spazi e ascolto, ma a volte non ce ne rendiamo conto. Spesso è anche difficile mettersi nell’ottica di collaborare e tenere la comunità parrocchiale al primo posto rispetto tra gli obiettivi dei gruppi, perché c’è tanto da fare nelle singole realtà e si rischia perdere di vista l’insieme. Negli ultimi anni, e ora anche grazie alla nuova organizzazione del Consiglio pastorale, mi sembra che ci sia molta più interazione che in passato: questo aiuta a rendere concreti gli obiettivi comuni e a dare importanza alla comunità. Per quanta riguarda noi giovani, per esempio, il PIG, la preghiera inter parrocchiale giovanile è un bel momento per vedersi in faccia e stare insieme.

Meg

La commissione giovani è un’occasione di confronto tra gruppi giovanili della parrocchia?

Certo. Intanto, come si diceva prima, capire che si è tutti ospiti della stessa casa è un buon punto di partenza. Anche il solo fatto di incontrarsi in vista del Consiglio pastorale ci dà l’opportunità di conoscerci meglio e riportare gli obiettivi e lo spirito di Gesù Nazareno ai gruppi. Spesso la commissione agisce in questa direzione, dalla parrocchia verso i gruppi, com’è avvenuto per il nuovo sito che ci è stato annunciato in Consiglio e che abbiamo raccontato ai gruppi.

Agesci

Il sito della parrocchia può essere un mezzo utile per i gruppi?

Abbiamo parlato del sito in Consiglio pastorale e tutti ne siamo stati entusiasti: sarebbe ottimo riuscire a usare in modo sistematico il calendario per non mancare agli appuntamenti condivisi della comunità. Noi, come gruppo scout, ad esempio, usiamo le pagine private di Facebook, oltre che i siti web dei branchi, dei reparti e dei clan che sono anche segnalati sul sito della parrocchia. Quindi, più che per l’informazione interna al gruppo, il sito è un bello strumento con grandi potenzialità per sentirsi parte di una comunità più ampia.

Annalisa Ambrosio