Riconoscenti a Dio per il dono della Misericordia vissuta fino alla fine da papa Francesco invito tutti i fedeli alla Veglia di preghiera domenica 27 aprile alle 19 nella chiesa parrocchiale di Gesù Nazareno per affidare al Padre il nostro amato Francesco.
La preghiera del Padre Nostro, la vitalità del dialogo con il Padre e la sua essenzialità per la vita dell’uomo sono stati il cuore della terza catechesi che l’arcivescovo Repole ha tenuto per i giovani delle diocesi di Torino e Susa venerdì 7 febbraio nella chiesa del Santo Volto.
Il racconto di Federica Bello su La Voce e Il Tempo il video della serata.
Antonio Tolve è morto lo scorso 30 gennaio. Era nato il 24 giugno 1964. Antonio era entrato nel Movimento Eucaristico Giovanile, il MEG, di Gesù Nazareno, fin dalla fondazione nel 1975.
Negli anni Antonio ha vissuto intensamente l’esperienza del Movimento, diventando nel tempo responsabile di gruppi di ragazzi delle medie e delle superiori, portando una testimonianza importante fino al 1992, e soprattutto contribuendo a consolidare la presenza preziosa del MEG a Gesù Nazareno.
Nel gruppo Antonio conobbe Raffaella Romin e con lei ha costruito una famiglia, poi cresciuta con l’arrivo dei tre figli Marco, Francesco ed Elisabetta.
Antonio e Raffaella hanno insieme condiviso per molti anni anche l’esperienza in una Equipe Notre Dame e nel Movimento Familiare Dottrinario, con il quale hanno vissuto la gioia per la canonizzazione del fondatore della Congregazione, padre Cesare de Bus, a Roma, domenica 15 maggio 2022.
Durante la messa di funerale, sabato 1° febbraio, nella chiesa gremita, il parroco, padre Andrea Marchini, ha ricordato nell’omelia la grande sofferenza che Antonio ha affrontato durante la lunga malattia, ma di come, anche in quella situazione, Antonio abbia sempre saputo regalare a chi gli stava intorno, un sorriso, una battuta spiritosa, un consiglio, una considerazione saggia e pacata.
E sabato, sul sagrato, quello che un tempo fu uno dei suoi ragazzi, ormai incanutito, ha ricordato commosso che Antonio per lui era ancora un punto di riferimento sicuro nei momenti difficili: senza rinunciare alla battuta.
Nell’anno pastorale 2024-2025 la catechesi per i giovani «Vedere la Parola», con il vescovo monsignor Repole sarà sul tema «Che cosa è l’uomo, perché te ne curi?». Terzo appuntamento venerdì 7 febbraio alle 21 nella Chiesa del Santo Volto, in via Val della Torre 1 a Torino. Tutti i giovani della parrocchia sono invitati a partecipare. “Il respiro dell’anima” – «Voi pregate: Padre nostro» Mt 6, 9-13” è l’argomento della serata.
Il tempo della Quaresima inizierà mercoledì 5 marzo. In questo anno Giubilare facciamo nostre le parole del Salmista: “Sei Tu Signore, la nostra Speranza (Sal 71). Questa preghiera ci viene incontro raccogliendo l’esperienza di generazioni di credenti, perché quelle stesse parole già seminate dallo Spirito nei nostri cuori ritrovino forza, articolazione, energia affinchè possiamo riconoscerle anche nostre. La Quaresima inizia con il solenne Rito dell’Imposizione delle Ceneri durante le messe alle 7,30-9,30 e 18. Alla celebrazione delle 18 sono particolarmente invitati i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze del catechismo e dei gruppi. Alle 21,15 Preghiera Intergruppo dei Giovani con il Rito dell’Imposizione delle Ceneri.
Mercoledì 29 gennaio alle 21, nella Casa del Catechismo, condivisione della catechesi tenuta dal vescovo Repole lo scorso venerdì 24 “Pietro, lasciarsi perdonare”. Un momento di confronto e di crescita nella fraternità.
“Perché il Figlio di Dio, venendo al mondo, volle nascere in una stalla? Dobbiamo credere che questo non è avvenuto per caso, ma per volontà di Dio. Gesù nascendo nella stalla, luogo molto povero, poté comunicarsi più facilmente a tutti, e specialmente ai poveri. Invece se fosse nato in un palazzo reale, i poveri non avrebbero avuto il coraggio di mettervi piede. È alloggiato in una stalla come un povero pellegrino, per insegnarci che questa vita non è che un vero pellegrinaggio” (San Cesare de Bus)
Il presepe 2024 a Gesù Nazareno, con le porte che simboleggiano l’Anno Santo
Con questa frase di san Cesare, fondatore della Congregazione dei Preti della Dottrina Cristiana, la Comunità dei padri in Gesù Nazareno augura a tutti voi e alle vostre famiglie un Santo Natale.
Nell’anno pastorale 2024-2025 la catechesi per i giovani «Vedere la Parola», con il vescovo monsignor Repole sarà sul tema «Che cosa è l’uomo, perché te ne curi?». Secondo appuntamento venerdì 13 dicembre alle 21 nella Chiesa del Santo Volto, in via Val della Torre 1 a Torino. Tutti i giovani della parrocchia sono invitati a partecipare. “Figli nei Figlio”– «Ti rendo lode Padre» (Lc 10,17-22)” è l’argomento della serata.
Era difficile entrare in chiesa alle 11 di domenica 24 novembreo per la messa solenne della festa patronale in onore di Cristo Re.
Un appuntamento di famiglie, dai più piccoli agli anziani, per celebrare la festa che quest’anno ricordava anche i 120 anni dall’inizio della costruzione della chiesa. Nel 1904 padre Giacobbe con due confratelli Dottrinari riuscì a edificare l’edificio in pochi anni, grazie alla generosità della gente che a inizio Novecento popolava quel piccolo quartiere che stava sorgendo al limitare del centro città: il Cit Turin.
Padre Sergio La Pegna, Superiore Generale dei Dottrinari, che ha presieduto la concelebrazione – con il parroco padre Andrea Marchini, i confratelli padre Battaglio, padre Mpitabavuma, padre Perizzolo, padre Chiavero, il diacono De Santis e il rettore del Santuario della Madonna di Lourdes, il Marista Lorenzo Curti – ha ricordato durante l’omelia la fondazione della chiesa, eretta in parrocchia già nel 1905, riportando alla memoria dei più anziani e raccontando ai giovani perché la chiesa, unica parrocchia in Italia è intitolata a Gesù Nazareno.
«Vedete sopra l’altar maggiore il quadro che raffigura Gesù legato con il capo ricoperto di una corona di spine. Riproduce il quadro miracoloso che sta nella chiesa di Santa Maria Monticelli a Roma, casa generalizia dei padri Dottrinari. Nel 1854 il ritratto di Gesù aveva aperto ripetutamente gli occhi e la gente di Roma accorreva per assistere e raccogliersi in preghiera. Così padre Giacobbe, il primo parroco qui a Torino, scelse di intitolare la chiesa proprio a Gesù Nazareno»
Strano re Gesù, ha continuato padre La Pegna «con una corona di spine, processato e crocifisso, senza che nessuno lo difendesse. Gesù è re di un regno particolare, il Regno dell’amore. Gesù chiede a ciascuno di noi: “Vuoi essere felice?”. La risposta è nell’amore per Gesù e per i fratelli e le sorelle, un amore grande che rende la vita bella; questo è il segreto della felicità».
Al termine della celebrazione – molto partecipata dai tantissimi presenti – il parroco padre Marchini ha presentato ufficialmente i nuovi membri eletti nel Consiglio Pastorale parrocchiale investendoli del servizio che faranno alla comunità e rigraziandoli.
L’aperitivo in cortile dopo la messa, la proiezione pomeridiana gratuita del film “La storia infinita” nel cinema parrocchiale Esedra e la cioccolata calda preparata dai gruppi giovani hanno concluso i festeggiamenti.