Estate Ragazzi, boom di iscritti

Nel giro di poche ore le iscrizioni all’Estate Ragazzi della parrocchia hanno raggiunto il numero massimo previsto. Nelle quattro settimane dal 10 giugno al 5 luglio 280 ragazzi e ragazze, 70 per ciascuna settimana parteciperanno alle molte attività previste.

Venerdì Santo

Venerdì 29 marzo alle 18,30 Liturgia della Passione del Signore e Adorazione della Croce. Alle 21 Via Crucis in piazza Benefica, con ritrovo al centro della piazza.

Giovedì Santo, 28 marzo

Giovedì 28 marzo alle 18,30 Messa in Coena Domini e lavanda dei piedi; a seguire Veglia a Gesù Vivo fino alla mezzanotte, con momenti animati e altri di silenzio.

È Pasqua, non abbiate paura!

Pasqua, cioè non abbiate paura. È questo il grido, la preghiera, l’augurio che il Vangelo di Marco fa risuonare nelle nostre comunità. Le grida che ci vengono dal mondo sono invece grida di paura, grida di oppressi, di sepolcri sempre pieni senza distinzione di popolo, lingua, religione, genere. Le donne che si recano al sepolcro per onorare il corpo e piangere Gesù richiamano la moltitudine delle lacrime che sale al cielo da questa terra, dove la storia di Caino si ripete. La perplessità delle donne al sepolcro è anche la nostra, di noi colpiti quasi irrimediabilmente dalla pietra che ha colpito Abele. Chi farà rotolare via la pietra davanti al sepolcro? Questa domanda racchiude tutte le domande di ogni uomo e di ogni donna: la pietra è già stata rotolata via, ma per vederla devono alzare lo sguardo, andare oltre la paura, la perplessità, il fato. Il gesto delle donne è una professione di fede. All’apparire del giovane con la veste bianca le donne hanno paura, una paura simile allo stupore, alla meraviglia, alla consapevolezza di essere di fronte a un evento inimmaginabile, difficile da essere contenuto in una spiegazione. Nel prosieguo del racconto la spiegazione che le donne portano ai discepoli sembra un vaneggiamento, a riprova che il fatto non trova riscontro in un linguaggio umano. E infatti l’evangelista abbandona il linguaggio umano e utilizza il linguaggio divino: «Non abbiate paura»; non abbiate paura di Dio che è morto per amore vostro, per amore di tutti, che ha sperimentato i colpi delle pietre di Caino fino all’umiliazione più grande, la croce. Il giovane con la veste bianca ricorda alle donne che colui che cercano, Gesù Nazareno, è il Crocifisso; ma il Crocifisso è Risorto, il Padre lo ha risuscitato perché tutti coloro che credono in Lui non siano più colpiti dalle pietre di Caino e perché, piuttosto che colpire, offrano la loro vita per dare vita al mondo. Gesù, il Nazareno, non è più né sulla croce né dentro il sepolcro: ora nella fede del Battesimo è dentro la vita del mondo, dentro la nostra vita, anche negli angoli più chiusi e più bui. Egli è lì e aspetta la nostra Risurrezione e ci sostiene nelle nostre risurrezioni, anzi le anticipa: la sua volontà è che non ci dilunghiamo nel processo della nostra Risurrezione. Cristo risuscitò al mattino presto per indicare che la Risurrezione del peccatore deve essere rapida: buona Pasqua di Risurrezione.

Domenica delle Palme e confessioni in Settimana Santa

Il 24 marzo, Domenica delle Palme, appuntamento alle 9,30 intorno alla fontana al centro di piazza Benefica per la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Dopo la proclamazione del Vangelo di Matteo in processione si farà l’ingresso in chiesa per la messa che inizierà verso le 10. Le altre celebrazioni domenicali saranno nei consueti orari alle 8,30, 11,30 e 18, prefestiva sabato 23 marzo alle 18.

Durante la Settimana Santa i sacerdoti saranno disponibili in Chiesa per le confessioni durante gli orari di apertura: dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 18,30.

Nicolas Poussin, L'adorazione del vitello d'oro, National Gallery, Londra

Papa Francesco: fuori gli idoli

Nel messaggio per la Quaresima papa Francesco invita il Popolo di Dio ha liberarsi dalle suggestioni del Faraone – un dominio che ci rende esausti e insensibili, un modello di crescita che ci divide e ci ruba il futuro, che contamina le anime – e a intraprendere il nostro Esodo, un cammino di libertà. «È tempo di agire – scrive il papa – e in Quaresima agire è anche fermarsi. Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito. Preghiera, elemosina e digiuno non sono tre esercizi indipendenti, ma un unico movimento di apertura, di svuotamento: fuori gli idoli che ci appesantiscono, via gli attaccamenti che ci imprigionano». Puoi leggere il messaggio completo su questo link.

Mercoledì 14 il rito delle Ceneri

Con l’imposizione delle Ceneri durante le messe feriali alle 7,30, 9,30 e 18, mercoledì 14 febbraio inizia la Quaresima. Ci saranno anche altri due appuntamenti: alle 17 con i bambini, bambine, ragazzi e ragazze del catechismo e le loro famiglie e alle 21 con i giovani. Tante possibilità per dare modo a tutti di partecipare a questo grande appuntamento di inizio Quaresima.

Prepararsi al matrimonio

Gli appuntamenti in preparazione al sacramento del matrimonio inizieranno mercoledì 7 febbraio alle 21 con un incontro di presentazione e conoscenza. Seguiranno tre giornate con esperienze di dialogo, servizio e preghiera nei sabati 17 febbraio e 2 e 9 marzo. Appuntamento serale conclusivo mercoledì 13 marzo. Chi desidera cominciare il percorso può contattare il parroco padre Andrea negli orari di ufficio.

Unità dei cristiani: Settimana di preghiera

La “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, «Ama il Signore Dio tuo…e ama il prossimo tuo come te stesso» (Lc 10,27) si avvia alla conclusione con la preghiera ecumenica dei giovani mercoledì 24 gennaio alle 21 nella parrocchia del Santissimo Nome di Gesù, in corso Regina Margherita 70, e con la celebrazione di chiusura il 25 gennaio al Tempio Valdese di corso Vittorio Emanuele, entrambe alle 21.

Gli auguri dei Padri Dottrinari con le parole di san Cesare

Carissimi fratelli e sorelle, anche in questo Natale vi rivolgiamo i nostri auguri con un pensiero del nostro santo fondatore Cesare de Bus: “Gesù Cristo ha voluto nascere povero per manifestare la sua gloria. E come può direte, la stalla, il bue, l’asino mostrarci la gloria di questo Signore? Vuole farci comprendere che non i magnifici palazzi né gli apparati ricchi e suntuosi di questo mondo possono renderlo più magnifico, ma che con la sua Grazia, Lui può abbellire i luoghi sporchi e abbietti”. Lasciamoci abbellire il cuore con la venuta del nostro Salvatore.