Padre Rinaldo Battaglio prete da 60 anni

Sacerdote da sessant’anni: padre Rinaldo Battaglio domenica 11 luglio ha celebrato l’ordinazione presbiterale durante la messa delle 11,30 a Gesù Nazareno in Torino, circondato dall’affetto dei confratelli Dottrinari e dei parrocchiani.

Padre Rinaldo, nato a Vezza d’Alba il 30 maggio 1937, fu ordinato proprio l’11 luglio del 1961, nella cattedrale di Saluzzo.

Padre Rinaldo Battaglio, con genitori, fratelli e sorelle, nel giorno della sua prima messa

Padre Rinaldo Battaglio, con genitori, fratelli e sorelle, nel giorno della sua prima messa

Dopo gli anni di insegnamento a Varallo – durante i quali si laureò in Storia e Filosofia a Torino dopo aver conseguito la licenza in Teologia a Roma – e a Vigevano, nel 1965 arrivò a Gesù Nazareno, dove rimase fino al 1980.

Il parroco di allora, Ottorino Rolando, gli affidò la catechesi, sia di giovani e bambini sia degli adulti, in profondo rinnovamento sulla scia del Concilio Vaticano II. Accolse in parrocchia il gruppo scout Torino 18, ora Agesci Torino 6, e seguì l’ambito della carità e la San Vincenzo in particolare.

Dal 1980 al 1988 è stato parroco a Vigevano, guida per i novizi Dottrinari e poi, fino al 1996, insegnante e preside dell’istituto Negroni, scuola affidata ai Dottrinari nella stessa città. Nel 1996 è rientrato a Gesù Nazareno.

Nell’omelia padre Sergio La Pegna, Superiore generale dei Dottrinari, ha invitato «a ringraziare il Signore fedele e con lui la fedeltà di padre Rinaldo, sacerdote da 60 anni, dei quali 40 trascorsi a Gesù Nazareno» e ricordato di quanto la sua testimonianza di lavoro infaticabile sia stata preziosa per lui durante l’anno di noviziato a Vigevano. «L’annuncio del Vangelo è testimonianza e relazione – ha sottolineato padre La Pegna – e la vita sacerdotale di padre Rinaldo ne è un esempio concreto».

Incessante il suo impegno nella catechesi degli adulti, presenza costante per anziani e malati della parrocchia, confessore accogliente, padre Rinaldo ha dedicato quarant’anni della sua vita alla comunità parrocchiale di Gesù Nazareno, che lo ha ringraziato «per aver accolto chiunque entrasse in chiesa con il sorriso», riassumendo la gratitudine per il servizio sacerdotale nel quartiere Cit Turin con tre parole: «Ti vogliamo bene».