Buona festa di Gesù Nazareno: la nostra gioia cristiana diventi contagiosa

Carissimi,

la festa della parrocchia, nella solennità di Cristo Re dell’Universo, segna la fine dell’anno liturgico e l’inizio del nuovo, con il periodo di Avvento che ci condurrà al Natale.

L’anno Santo della Misericordia ci ha visti pregare e operare per rendere presente la misericordia di Dio nelle opere quotidiane.

Il grazie, mio e dei padri che con me accompagnano la comunità del Nazareno, è grande e riconoscente, per la ricchezza di carismi che rendono fecondo il nostro essere cristiani in Cit Turin.

I molti frutti dello Spirito Santo diventano segni e testimonianza di fede e fratellanza con l’impegno di tante persone nei gruppi e nei servizi della nostra comunità parrocchiale.

Le grandi sfide che ci attendono nel nuovo anno sono concrete: migliorare ulteriormente la nostra capacità di metterci in ascolto delle povertà materiali e spirituali, per essere accoglienti e misericordiosi.

Superando anche i “trasformismi dello spirito” che talvolta ci portano a esaltare il nostro io e il nostro operato, cintando il “nostro orto”, senza aprirci alla novità degli altri.

Apriamoci con più fiducia in Gesù Nazareno per realizzare insieme la nostra missione sacerdotale, regale e profetica.

Buona festa parrocchiale, con la gioia contagiosa del nostro essere cristiani, testimoni dell’amore immenso di Dio.

padre Ottorino Vanzaghi

4.600 euro per Burkina Faso e terremotati

Nelle domeniche 18 e 25  settembre sono stati raccolti rispettivamente 2690 € che saranno devoluti, tramite la Caritas diocesana, ai terremotati del centro Italia, e 1612 € che, tramite il CISV, saranno utilizzati per progetti di sviluppo delle comunità agricole in Burkina Faso.

Estate, tempo di bilanci. Uno sguardo al futuro nell’intervista con padre Ottorino Vanzaghi

La festa delle famiglie l’11 giugno sarà – per la comunità di Gesù Nazareno in Torino – lo spartiacque verso la pausa estiva, ricca di attività per i giovani che saranno impegnati nei campi di gruppo, nella Giornata Mondiale della Gioventù o con l’Estate Ragazzi, ma tradizionalmente rallentata per le vacanze che portano i parrocchiani verso località di villeggiatura.

Il parroco padre Ottorino Vanzaghi riassume l’anno pastorale che si sta chiudendo e suggerisce temi e impegni per il prossimo che ripartirà a settembre.

«Dopo un anno di rodaggio il nuovo metodo di lavoro per ambito è andato a regime: prima di ciascuno dei tre incontri del Consiglio pastorale parrocchiale le commissioni si riuniscono e sintetizzano i molti progetti e gli obiettivi futuri che con lo sforzo di tutti i gruppi si portano avanti in parrocchia. La visita pastorale dell’arcivescovo Cesare Nosiglia ha favorito questa spinta “comunitaria”, e la conoscenza e l’interscambio con le altre parrocchie dell’Unità pastorale».

Ecco una panoramica, tra presente e futuro, ambito per ambito.

Famiglia

«I due momenti di festa a inizio e fine anno hanno favorito la partecipazione alla vita parrocchiale di molte nuove coppie e famiglie giovani che si sono stabilite in quartiere – racconta padre Ottorino –, la sfida per il 2016-2017 è migliorare ulteriormente il metodo di approccio e comunicazione della catechesi familiare, una grande ricchezza. Con l’Unità pastorale poi, affronteremo comunitariamente la lettura della Amoris Laetitia per ricavarne nuovi orizzonti di impegno».

Catechesi

«La catechesi familiare per i primi tre anni del cammino di formazione cristiana, affiancata al percorso più tradizionale, è ormai consolidata e si conferma una straordinaria opportunità, che favorisce un forte legame di comunione tra le famiglie e tra i bambini. La sfida – ricorda padre Ottorino – sarà coinvolgere altri catechisti, per garantire un servizio fondamentale che coinvolge oltre 300 tra bambini e ragazzi».

Giovani

«Questa parrocchia ha verso i suoi giovani una grande responsabilità: nei tre gruppi – Agesci, Gruppo Uno, Meg – contiamo più di 400 bambini e ragazzi, l’oratorio li accoglie prima e dopo il catechismo, offre loro l’Estate Ragazzi e il divertimento con tre squadre di calcio impegnate nei campionati. Gli incontri di preghiera intergruppo per giovani, i momenti comuni di formazione all’affettività, l’esperienza degli esercizi spirituali che ogni anno proponiamo – anticipa padre Ottorino – saranno aperte alle parrocchie dell’Unità pastorale».

Liturgia

«Anche in questo caso il lavoro comunitario di tutti coloro che sono impegnati nel servizio alla liturgia e alla preghiera, e in particolare del diacono Emilio De Santis, ha dato grandi frutti: con due nuove iniziative – dice padre Ottorino –; la Via Crucis del Venerdì Santo e la due giorni in preparazione al sacramento dell’Unzione che abbiamo poi celebrato a Pentecoste con i padri Maristi del Santuario di Nostra Signora di Lourdes. La partecipazione degli anziani della comunità è stata piena ed è andata al di là delle aspettative».

Carità

«La generosità della comunità di Gesù Nazareno è straordinaria, la solidarietà per chi è in difficoltà sorprendente. Tuttavia – auspica padre Ottorino – San Vincenzo, Centro Servizi, Centro d’ascolto e Il Mosaico possono integrare ancora meglio le proprie attività per offrire un servizio più aperto al territorio, più efficace e più efficiente».

L’ultima nota è di servizio: «Dalla prima domenica di luglio gli orari delle messe cambieranno – ricorda padre Ottorino – prefestiva il sabato alle 18, festiva alle 8,30, 11 e 18; 7,30 e 18 nei giorni feriali. La chiesa sarà aperta come sempre per quanti vorranno sostare in preghiera o incontrare un sacerdote. A tutti auguro che l’estate sia occasione oltre che di riposo, di arricchimento spirituale e di incontri proficui con le persone».

Mauro Fresco

Famiglie in festa

Festa della famiglia sabato 11 giugno con “merenda sinoira”, dalle 17 alle 21, nel cortile della parrocchia.

Yatra OnLus provvederà al catering e sarà garantito un servizio di baby sitting.

Durante l’incontro si individueranno nuovi argomenti di interesse per le famiglie da affrontare comunitariamente in parrocchia nel prossimo anno pastorale.

Gesù Nazareno per il Burundi

Durante il tempo di Natale, grazie alla generosità di chi sostando davanti al presepe allestito in chiesa dai ragazzi e dalle ragazze del Meg ha lasciato un’offerta, la comunità di Gesù Nazareno ha raccolto 3550 euro, che contribuiranno a sostenere le ragazze madri di Bujumbura, in Burundi, che vivono in emarginazione e povertà.

È un’iniziativa dell’associazione Le Opere del Padre, in collaborazione con la Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, che comprende sostegno psicologico ed economico per favorire un percorso umano e spirituale che si trasformi in opportunità di lavoro.

Claudia Koll è l’anima dell’Opere del Padre, mentre padre Venant segue il progetto per la Congregazione dei padri della Dottrina Cristiana.

Padre Ottorino Vanzaghi li ha intervistati.

Stranieri e profughi di casa al Nazareno

La comunità parrocchiale di Gesù Nazareno ha cominciato a immaginare nuovi modi di affrontare le emergenze legate alla povertà nel 1986.

Nacque il quell’anno Il Riparo, dapprima come gruppo parrocchiale e poi come Onlus.

L’esperimento di “housing” cominciò acquistando un piccolo alloggio per dare ospitalità a una coppia di giovani sposi con figli, nel quale la coppia trovò una sistemazione modesta ma dignitosa. L’attività è andata sviluppandosi negli anni, restando sempre fedele al principio ispiratore: dare un’abitazione, possibilmente a carattere transitorio, a persone bisognose. Oggi Il Riparo gestisce 21 alloggi in sinergia con la Caritas Diocesana, nei quali vengono ospitate altrettante famiglie, in maggioranza straniere: 10 extracomunitarie e 8 comunitarie.

L’accoglienza degli stranieri e dei profughi, tra i quali alcuni rifugiati politici, e l’aiuto ai poveri è un altro progetto concreto che si realizza tramite il Centro di ascolto, la Conferenza di San Vincenzo, il Centro servizi per il lavoro e Il Mosaico Onlus.

Il Centro di ascolto è nato nel 1995, come strumento di conoscenza e di aiuto agli immigrati – sia extra che comunitari – e ai concittadini catapultati nella povertà dalla perdita del lavoro.

La Conferenza di San Vincenzo – attiva a Gesù Nazareno dal 1932 – assicura visite periodiche a casa delle persone, distribuzione di alimenti e generi di prima necessità, sostegno economico, accompagnamento nelle diverse incombenze quotidiane, aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, organizzando anche momenti di aggregazione. Sono 40 le famiglie assistite, delle quali 12 italiane, 24 extracomunitarie e 4 comunitarie.

Il Centro servizi per il lavoro è formato da volontari della parrocchia e della San Vincenzo e cerca di affiancare nella ricerca di lavoro, anche saltuario, le tante persone in difficoltà del quartiere, sia italiane sia straniere. Il Centro ha costruito collaborazioni attive con le istituzioni e con gli enti che operano sul territorio.

Infine, il Mosaico Onlus, costituitosi il 18 marzo 2003. Garantisce doposcuola per ragazzi delle scuole elementari e medie (65 bambini di cui 60 extracomunitari), corsi di lingua italiana per adulti (nel 2014 hanno partecipato 16 persone straniere), corsi di cucina e di apprendimento degli strumenti informatici di base.

Grazie dalla San Vincenzo e dalla Terra Santa

Durante la Domenica delle Palme i volontari della San Vincenzo parrocchiale hanno preparato e distribuito i rami di ulivo: grazie alla vostra generosità sono stati raccolti 2.900 euro per le famiglie bisognose.

Altri 735 euro sono stati offerti durante la colletta speciale del Venerdì Santo per sostenere la Chiesa Cattolica in Terra Santa.

1800 euro per i fidanzati del Rwanda

Nella quinta domenica di quaresima sono stati raccolti 1800 euro per il progetto di Pastorale familiare promosso dalle diocesi di Torino e di Byumba in Rwanda.

Le offerte sono state versate all’Ufficio Missionario Diocesano.