Laboratorio missionario per il Burundi

Nella casa del catechismo in fondo al cortile, domenica 21 dalle 9 alle 12 e dalle 15,30 alle 18, lunedì 22 dalle 9 alle 12 – in occasione della Giornata missionaria mondiale –, è allestito il Laboratorio missionario parrocchiale.

Il ricavato dalla vendita di tutti gli oggetti esposti sarà devoluto alle missioni dei padri Dottrinari in Burundi.

La questa delle messe di questa domenica sarà devoluta all’Ufficio Missionario diocesano.

I due volti del futuro: intervista a padre Sergio La Pegna

Il futuro, alla luce della fede, ha due volti: quello dei numeri e quello della qualità. Padre Sergio La Pegna, nato a Vittoria, in Sicilia, 46 anni fa, è il Superiore generale dellaCongregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, ai quali è affidata la comunità di Gesù Nazareno.

«Dal punto di vista numerico, la Congregazione è in crescita in Africa, stabile in India e Brasile, in difficoltà in Italia e Francia, come del resto accade per tutte le vocazioni, in tutta la Chiesa. Durante l’ultimo Capitolo Generale, la Pasqua scorsa, abbiamo deciso di puntare sulla formazione permanente, sia per la vita dei padri – ascolto della Parola di Dio e qualità della vita consacrata– sia per il nostro specifico carisma, la catechesi. I padri devono essere il motore delle vocazioni testimoniando gioiosamenteil proprio carisma. Padre Cesare de Bus, il nostro fondatore, cominciò così nel Cinquecento, fronteggiando l’ignoranza religiosa con la catechesi; oggi la situazione è analoga, dobbiamo iniettare in coloro che incontriamola gioia di conoscere il volto di Gesù, persona viva in mezzo a noi».

Educare alle scelte vocazionali, per padre La Pegna, significa «prendere atto che la formazione cristiana spesso oggi non parte più dalla famiglia. Come aveva già intuito il teologo Joseph Ratzinger alla fine degli anni ’50, nel mondo occidentale il cristianesimo è minoranza. Ecco allora – ragiona padre La Pegna – che i cristiani devono “uscire, andare per il mondo”, testimoniare che il cristianesimo non è seguire dottrine e regole, ma scoprire Gesù, il volto misericordioso del padre. Evangelizzazione e primo annuncio saranno la nuova catechesi».

Le difficoltà della pastorale, le chiese vuote: a cinquant’anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II le avvisaglie si sono tramutate in realtà. Come riprendere il cammino? «Nell’ultima udienza al clero romano prima della rinuncia, Benedetto XVI ricordò come il processo avviato dal Concilio sia un cammino non ancora terminato. La Chiesa stessaè sempre in cammino. Ciò che è importante è essere convinti che tale cammino va fatto insieme, riscoprendo e valorizzando i vari carismi e le diverse sensibilità di persone e gruppi. Dobbiamo rispettare il cammino di tutti, includere e non escludere. Un aspetto sul quale papa Francesco insiste molto ».

L’istituzione parrocchia nasce nell’XI secolo e, sostanzialmente, non è molto cambiata da allora. Quale sarà la parrocchia della società liquida e post-moderna?

«Il grande cambiamento fu introdottonel Codice di Diritto Canonico del 1983, il quale, recependo gli orientamenti conciliari, definì la parrocchia nonsolo in base al riferimento territoriale, ma soprattutto come“popolo di Dio”. La parrocchiacontinua ad essere ancora oggi un’occasione di “fare esperienza concreta diChiesa” – conclude padre La Pegna – ma deve essere aperta a tutti, in un certo senso possiamo parlare di “parrocchie liquide”, nelle quali ciò che conta non è la residenza, ma l’appartenenza. Oggi la gente studia o lavora in un luogo e risiede in un altro, anche a centinaia di chilometri di distanza. Il cardinal Martini paragonava la parrocchia al fuoco di bivacco che i ragazzi dei gruppi e delle associazioni fanno la sera, durante i campi estivi: chi raccoglie legna e chi accende e alimenta il fuoco; chi intona i canti e cura l’animazione, ma anche chi semplicemente si gode la serata. Bisogna fare in modo che tutti siedano intorno al falò e che tutti si sentano a proprio agio. Senza cancellare la religiosità popolare, un sentimento religioso che può trasformarsi peressere occasione di evangelizzazione e catechesi».

La lotta di Giacobbe, benedetto da Dio perché accetta di cambiare

Il vescovo Olivero, in piedi, la teologa Stella Morra, il pittore Lucio Maria Morra, accanto al trittico "La lotta di Giacobbe venerdì 28 settembre 2018 a Gesù Nazareno

Il vescovo Olivero, in piedi, la teologa Stella Morra e il pittore Lucio Maria Morra seduti, accanto al trittico “La lotta di Giacobbe”, venerdì 28 settembre 2018 a Gesù Nazareno

Ispirati dalla visione del trittico “La lotta di Giacobbe” dipinto da Lucio Maria Morra, il pittore stesso, la sorella teologa Stella Morra e il vescovo di Pinerolo Derio Olivero, si sono interrogati – venerdì 28 settembre dalle 21, nella chiesa di Gesù Nazareno a Torino, per la XIV edizione di Torino Spiritualità – sull’enigmatica lotta notturna del patriarca biblico che, alle prime luci dell’alba, vinto ma non domo, otterrà la benedizione divina e, accettando di cambiare nome da Giacobbe a Israele, si trasformerà nel capostipite della stirpe ebraica con i suoi figli che origineranno le dodici tribù di Israele.

Secondo la tradizione Giacobbe lotta tutta le notte con un angelo e, pur azzoppato, non lascia la presa sul rivale. “L’uomo con cui resta solo e con cui lotta è Dio o Giacobbe stesso? – si è chiesta Stella Morra –. Giacobbe attraversa il fiume con mogli, figli e armenti, trova il coraggio di rimanere solo nella notte. Nel silenzio e nella lotta accetta di cambiare, lui, uomo contrastato e tutt’altro che virtuoso. Chiede una benedizione e la risposta è l’imposizione di un nome nuovo, che comporta un nuovo ruolo”.

La necessità di essere aperti al cambiamento e al confronto, anche aspro con se stessi e con il prossimo, è stata ribadita da Lucio Maria Morra, che descrivendo il processo creativo per dipingere il trittico, eccezionalmente esposto in chiesa di fianco all’altare, ha concluso affermando “Io sono Giacobbe”, cioè l’artista costretto a lottare con sé e con la materia per restituire il senso di un’esperienza vissuta.

Chiudendo la serata monsignor Olivero, suggerendo che la funzione dell’arte è introdurre alla ricerca della verità, ha sottolineato “come il nostro cambiamento sia originato in noi con l’altro da noi, e che solo dal confronto aperto, franco e coraggioso, può nascere una relazione: una benedizione”.

Mauro Fresco

In festa con le famiglie

Domenica 7 ottobre, “Famiglie in cammino” l’appuntamento che è ormai diventato tradizione: il tema di quest’ anno sarà “Aggiungi un posto a tavola”.

Ritrovo alle 11,15 in chiesa a Gesù Nazareno, per prepararsi all’animazione liturgica della messa alle 11,30. 

Alle 12,30 suddivisione in tavolate per argomenti di discussione:

  • Fare festa;
  • Condividere il cibo e accogliere;
  • Ascoltarsi e parlare;
  • La preghiera a tavola;
  • Cosa non fare a tavola;
  • Lo spreco alimentare.

Dalle 13 pranzo nel cortile della parrocchia, in parte condiviso e in parte a cura dell’organizzazione, a cui seguiranno la presentazione e messa in comune delle riflessioni sui temi della giornata.

Alle 15,30, si torna a casa.

Per iscrizioni:  famiglieincammino2017@gmail.com entro il 25 settembre (è molto importante dare la propria adesione per consentire la preparazione del pranzo senza sprechi).

Dottrinari: padre Sergio La Pegna è il nuovo Superiore generale

Padre  Sergio La Pegna è stato eletto Superiore generale dal 75° Capitolo Generale della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana.

Padre Sergio, nato a Vittoria (RG) il 31 ottobre 1972, succede a padre Gian Mario Redaelli, che ha guidato i Dottrinari dal 2006 a oggi.

Officiale della Congregazione delle Cause dei Santi presso la Santa Sede, docente invitato presso la Pontificia Università Gregoriana e il Claretianum – Istituto di Teologia della Vita Consacrata, incorporato alla Pontificia Università Lateranense – padre Sergio dovrà traghettare la Congregazione verso gli anni 20 del Duemila: con uno sguardo particolare alle delegazioni del Brasile, dell’India e del Burundi, dove i Dottrinari hanno una presenza missionaria, oltre che alla Francia, dove è nata, e all’Italia dove si è sviluppata.

La comunità di Gesù Nazareno augura buon lavoro a padre Sergio e lo aspetta a Torino.

Durante il Capitolo sono anche stati eletti i nuovi Consiglieri generali: sono i padri Luis Gonzaga Bolinelli, Ottorino Vanzaghi, Paolo Francesco De Leo e Nicolas Banyikwa.

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Padre Sergio La Pegna presiede la messa durante il Capitolo Generale

MEG, uomini e donne eucaristici: padre Ottorino su Radio Vaticana

Papa Francesco, durante l’udienza generale del 4 aprile, ha sollecitato a diventare uomini e donne eucaristici.

Radio Vaticana ha intervistato padre Ottorino Vanzaghi, parroco di Gesù Nazareno e responsabile regionale del MEG piemontese, sulla spiritualità del Movimento.

Padre Ottorino ha spiegato come il MEG proponga di diventare come Gesù eucarestia già a bambini e bambine delle elementari, con un cammino che si conclude dopo le superiori con un mandato a “essere cibo per gli altri, aprendosi al mondo”.

Ecco l’audio completo dell’intervista https://www.gesunazareno.it/wp-content/uploads/intervista_Vanzaghi.m4a

Gli appuntamenti del Triduo Pasquale

Ecco tutti gli appuntamenti del Triduo Pasquale:

giovedì santo 29 marzo

Alle 9,30, in cattedrale, messa del crisma: rinnovo delle promesse dei sacerdoti e benedizione degli olii santi dei sacramenti dei catecumeni, degli infermi e del crisma. Alle 18, in chiesa, messa dell’ultima cena di Gesù, con la memoria della lavanda dei piedi. Dopo la messa adorazione dell’Eucarestia all’altare della Reposizione fino a mezzanotte.

venerdì santo 30 marzo

Alle 18, in chiesa, liturgia della passione di Gesù, con la lettura del Vangelo della Passione, la preghiera universale, l’adorazione della croce e la Comunione eucaristica. Alle 21 Via Crucis per coloro che desiderano rivivere la notte dell’amore di Gesù.

sabato santo 31 marzo

Durante il giorno nessuna liturgia o preghiera comunitaria. La chiesa chiude alle 18. Al tramonto del sole comincia il giorno di Pasqua.

Alle 21, sul sagrato della chiesa, inizia la veglia pasquale con la liturgia del fuoco e della luce con l’accensione del cero pasquale, l’annunzio della Pasqua, la Parola di Dio e la liturgia battesimale ed eucaristica, durante la quale saranno amministrati i sacramenti dell’iniziazione cristiana – battesimo, cresima ed eucarestia – a una ragazza adulta della nostra Comunità parrocchiale.

domenica di Pasqua 1° aprile

Nella solennità le messe avranno il consueto orario domenicale 8,30 – 10 – 11,30 – 18.

lunedì dell’Angelo 2 aprile

Non è festa di precetto e le messe seguiranno l’orario feriale 7,30 – 9,30 – 18.