Gli appuntamenti della Settimana Santa

giovedì santo 24 marzo

Alle 9,30, in Cattedrale, messa del crisma: rinnovo delle promesse dei sacerdoti e benedizione degli olii santi dei sacramenti dei catecumeni, degli infermi e del crisma.

Alle 18, in chiesa, messa dell’ultima cena di Gesù con la memoria della lavanda dei piedi. Dopo la messa adorazione dell’Eucarestia all’altare della Reposizione fino a mezzanotte.

venerdì santo 25 marzo

Alle 18, in chiesa, liturgia della passione di Gesù, con la lettura del Vangelo della Passione, la preghiera universale, l’adorazione della croce e la Comunione eucaristica.

Alle 21 Via Crucis per tutti coloro che desiderano ricordare la notte dell’amore di Gesù.

sabato santo 26 marzo

Durante il giorno nessuna liturgia o preghiera comunitaria. La chiesa chiude alle 18. Al tramonto del sole comincia il giorno di Pasqua. Alle 21, sul sagrato della chiesa, inizia la Veglia pasquale con la liturgia del fuoco e del cero, l’annunzio pasquale, la Parola di Dio e la liturgia battesimale ed eucaristica in cui amministreremo i sacramenti dell’iniziazione cristiana – battesimo, cresima ed eucarestia – a tre giovani cresciuti nel nostro gruppo scout Torino 6: Elena, Ludovico e Van Duc.

domenica di Pasqua 27 marzo

Nella solennità le messe avranno il consueto orario domenicale 8,30 – 10 – 11,30 – 18.

lunedì dell’Angelo 28 marzo

Non è festa di precetto e le messe avranno l’orario feriale 7,30 – 9,30 – 18.

Yatra e Gucci, a sostegno della sartoria di Ranchi

Il trust legato alla Gucci ha accolto la richiesta di Yatra, l’Onlus che sostiene la missione dei padri Dottrinari in India, per il fundraising  a favore della sartoria di Ranchi.

L’operazione finanzierà l’affitto, la ristrutturazione, allestimento e approvvigionamento di un negozio per la sartoria in Ranchi. Il canale di vendita in Italia infatti si sta affievolendo e bisogna arrivare all’autosufficienza del Cèsar Silai Centre in India.

Ora è fondamentale promuovere la raccolta fondi tramite tutti i canali possibili: diffondendo la conoscenza del progetto e il link del sito che raccoglie le donazioni.

Eccolo: https://www.globalgiving.org/projects/tailoring-store-for-indian-women/

Chiesa aperta in pausa pranzo

Nei giorni feriali durante la Quaresima, la chiesa di Gesù Nazareno, in piazza Benefica a Torino, sarà aperta anche in orario pausa pranzo, dalle 12 alle 15.
Chi lo desidera potrà concedersi un momento di preghiera e di riflessione, incontrare un sacerdote, ricevere il dono del perdono nell’anno giubilare della Misericordia, proclamato da papa Francesco.

La sfida della misericordia

I primi a riconoscere il Dio fatto uomo sono pastori (Lc, 8-18), che scribi e farisei reputano indegni di leggere la Sacra Scrittura. Eppure sono loro, illuminati dalla luce della fede, che credono alle parole dell’angelo: “Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”. E, andati, tornano sui loro passi e raccontano ciò che hanno scoperto.

Dio è venuto nel mondo e si manifesta, oggi come allora, con la testimonianza di quelli che, secondo le leggi degli uomini, non sarebbero suoi.

Anche Matteo (Mt, 1, 1-16), ricostruendo all’inizio del suo vangelo la genealogia di Cristo, ribadisce come nel lungo cammino della salvezza Dio illumina, con la luce della fede, potenti e profeti, ma anche prostitute e stupratori, traditori e assassini. Ecco allora che il mistero del Cristo – il Figlio di Dio, che abbraccia in tutto e per tutto la condizione umana, fino a condividere l’esperienza dolorosa della morte – si disvela, alla luce della fede, in tutta la sua chiarezza. Dio è con noi, qui e adesso; ci consola e conforta: ci esorta a rendere eterna la nostra vita quotidiana con la forza delle opere, la condivisione con fratelli e sorelle, la testimonianza della fede.

Papa Francesco ha voluto un anno giubilare dedicato alla misericordia: un attributo che sia l’Antico sia il Nuovo testamento riconoscono tanto a Dio quanto agli uomini. L’originale ebraico hesed contiene altri significati: devozione, lealtà, patto di fedeltà. I misericordiosi non sono quindi solo buoni e compassionevoli, ma leali e fedeli, con Dio e con gli uomini. Questa è la sfida per i cristiani del nostro tempo, questo è l’augurio che nel giorno di Natale rivolgo alla comunità di Gesù Nazareno: siamo misericordiosi e gridiamolo al mondo, con gioia, alla luce della fede.

Buon Natale, padre Ottorino e i padri Dottrinari

Buona festa di Gesù Nazareno

Grazie per l’amicizia e per la preghiera e l’impegno che ciascuno assicura alla comunità parrocchiale. Nel giorno della nostra festa desidero ricordarvi tre parole che papa Francesco ha rivolto nei giorni scorsi a Firenze alla Chiesa italiana.

Umiltà: significa smettere di essere ossessionati dalla propria gloria, dal giudizio degli altri, dal sentirsi in qualche modo superiori per cultura, per ceto sociale o addirittura per fede; rifiutiamo qualunque pensiero ci faccia sentire superiori agli altri.

Disinteresse: è cercare la felicità di chi ci sta accanto più che la nostra, è sapere che i cristiani vanno controcorrente e sono portatori, nel nome del Signore misericordioso, sempre e comunque, di perdono e pace; anche in frangenti storici drammatici come quelli che stiamo vivendo.

Beatitudine: è la gioia del Vangelo, di cui siamo indegni portatori, ma che deve sempre caratterizzare il nostro spenderci tra i fratelli, in famiglia, sul lavoro, nella Chiesa e nel mondo intero con la certezza che Dio conosce la sincerità del nostro cuore.

Chiedo, per me e per voi, a Gesù Nazareno di riuscire a imitarlo in questi suoi sentimenti. Auguri!

padre Ottorino Vanzaghi, parroco

Emilio De Santis, il cammino che porta al diaconato: per servire

Diacono. Molti, interrogati su chi sia, risponderebbero: «Beh, è quasi un prete». Per capire meglio abbiamo chiesto a Emilio De Santis – medico di 63 anni, sposato da 36, padre di cinque figli, due dei quali adottati, che domenica 15 novembre sarà ordinato in duomo dall’arcivescovo Nosiglia – parrocchiano di Gesù Nazareno dal giorno del matrimonio, di spiegarci perché e come si diventa diaconi.

Emilio, un grande sorriso semi nascosto dalla barba candida non si tira indietro:«Il diacono è il servitore, colui che che affianca presbiteri e vescovi, li aiuta», testimone del sacerdozio di Cristo. Il Concilio Vaticano II ha rivalutato l’importanza dei diaconi e la Lumen Gentium ricorda che ad essi le mani vengono imposte “non per il sacerdozio, ma per il servizio”, per la vita della Chiesa.

Anche per Emilio questa è stata la molla: servire. «Un cammino progressivo, sempre condiviso con mia moglie: la partecipazione alla vita della comunità parrocchiale di Gesù Nazareno – in particolare con l’esperienza del Vangelo nelle case, dapprima come partecipante e poi come responsabile negli ultimi undici anni –, l’educazione dei figli, la scelta dell’adozione e la condivisione del cammino di coppie che tentavano quella internazionale, la condivisione di un percorso di confronto formativo di fede all’interno dell’Equipe Notre Dame».

Poi la decisione. «Dapprima, due anni da aspirante diacono, poi, dopo la scelta definitiva, condivisa anche dalla moglie che la manifesta pubblicamente, altri tre anni da candidato diacono nei quali ci si forma ulteriormente per essere pronti al servizio al quale si sarà destinati dal Vescovo».

Il che avverrà dopo che Emilio, domenica 15 novembre, sarà ordinato, ancora una volta dopo aver sentito sua moglie, che da quasi quarant’anni ne condivide il cammino, ribadire pubblicamente di essere concorde.

Dove andrà a servire, Emilio? «Dove deciderà il vescovo, lui sa dove c’è bisogno di me».

Il 15 novembre il vescovo Nosiglia ha destinato Emilio De Santis a Gesù Nazareno.

Mauro Fresco

La Festa delle famiglie ha aperto l’anno pastorale

Una due giorni intensa per l’apertura dell’anno pastorale, il 3 e 4 ottobre a Gesù Nazareno. La “Festa delle famiglie” è cominciata sabato pomeriggio nel cinema Esedra con la proiezione del film La famiglia Beliér, che ha divertito le circa 150 persone presenti. Il dibattito che ne è seguito ha permesso di approfondire temi diversi, dal rapporto genitori-figli ai legami familiari e alla difficoltà del distacco e, in particolare, come la Chiesa e la famiglia stessa siano luoghi di ascolto, discernimento e missione.

La preghiera in chiesa alle 19,30 – in concomitanza con l’apertura del Sinodo dei vescovi –, malgrado l’ora tarda e la pioggia battente, ha coinvolto molte famiglie, alcune con figli, e non tutte avevano partecipato alla proiezione precedente.

La messa di domenica alle 10 ha riempito la chiesa, con una partecipazione sentita da parte dei tanti gruppi che animano la vita della comunità parrocchiale. Successo anche per la caccia al tesoro in quartiere, momento giocoso e gioioso conclusosi con l’abbondante e ottimo pasto comunitario in oratorio.

“Abbiamo iniziato l’anno pastorale molto bene – commenta il parroco padre Ottorino Vanzaghi – e tutti abbiamo compreso che la Chiesa deve aprirsi all’esterno, come ci suggerisce papa Francesco. La presenza di alcune famiglie musulmane al gioco e al pranzo sono un segno tangibile di questa volontà”.

Il concerto degli Alunni del Cielo

Gli Alunni del Cielo in concerto con “Revival” nella chiesa di Gesù Nazareno, in piazza Benefica, sabato 10 ottobre 2015 alle 20,45. Ingresso libero.

Il concerto è a sostegno del progetto “Dalla Strada Alla Vita”, promosso dall’associazione Amici di Lazzaro per aiutare e sostenere tante donne e ragazze che escono da situazioni di sfruttamento e grave povertà. Per informazioni su +39 3404817498 (whatsapp) oppure info@amicidilazzaro.it

Si può sostenere il progetto con una donazione su BancoPosta cod. IBAN: IT 98 P 07601 01000 0000 27608157, causale “Dalla Strada Alla Vita”.