Famiglie in festa

Festa della famiglia sabato 11 giugno con “merenda sinoira”, dalle 17 alle 21, nel cortile della parrocchia.

Yatra OnLus provvederà al catering e sarà garantito un servizio di baby sitting.

Durante l’incontro si individueranno nuovi argomenti di interesse per le famiglie da affrontare comunitariamente in parrocchia nel prossimo anno pastorale.

Gesù Nazareno per il Burundi

Durante il tempo di Natale, grazie alla generosità di chi sostando davanti al presepe allestito in chiesa dai ragazzi e dalle ragazze del Meg ha lasciato un’offerta, la comunità di Gesù Nazareno ha raccolto 3550 euro, che contribuiranno a sostenere le ragazze madri di Bujumbura, in Burundi, che vivono in emarginazione e povertà.

È un’iniziativa dell’associazione Le Opere del Padre, in collaborazione con la Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, che comprende sostegno psicologico ed economico per favorire un percorso umano e spirituale che si trasformi in opportunità di lavoro.

Claudia Koll è l’anima dell’Opere del Padre, mentre padre Venant segue il progetto per la Congregazione dei padri della Dottrina Cristiana.

Padre Ottorino Vanzaghi li ha intervistati.

Stranieri e profughi di casa al Nazareno

La comunità parrocchiale di Gesù Nazareno ha cominciato a immaginare nuovi modi di affrontare le emergenze legate alla povertà nel 1986.

Nacque il quell’anno Il Riparo, dapprima come gruppo parrocchiale e poi come Onlus.

L’esperimento di “housing” cominciò acquistando un piccolo alloggio per dare ospitalità a una coppia di giovani sposi con figli, nel quale la coppia trovò una sistemazione modesta ma dignitosa. L’attività è andata sviluppandosi negli anni, restando sempre fedele al principio ispiratore: dare un’abitazione, possibilmente a carattere transitorio, a persone bisognose. Oggi Il Riparo gestisce 21 alloggi in sinergia con la Caritas Diocesana, nei quali vengono ospitate altrettante famiglie, in maggioranza straniere: 10 extracomunitarie e 8 comunitarie.

L’accoglienza degli stranieri e dei profughi, tra i quali alcuni rifugiati politici, e l’aiuto ai poveri è un altro progetto concreto che si realizza tramite il Centro di ascolto, la Conferenza di San Vincenzo, il Centro servizi per il lavoro e Il Mosaico Onlus.

Il Centro di ascolto è nato nel 1995, come strumento di conoscenza e di aiuto agli immigrati – sia extra che comunitari – e ai concittadini catapultati nella povertà dalla perdita del lavoro.

La Conferenza di San Vincenzo – attiva a Gesù Nazareno dal 1932 – assicura visite periodiche a casa delle persone, distribuzione di alimenti e generi di prima necessità, sostegno economico, accompagnamento nelle diverse incombenze quotidiane, aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, organizzando anche momenti di aggregazione. Sono 40 le famiglie assistite, delle quali 12 italiane, 24 extracomunitarie e 4 comunitarie.

Il Centro servizi per il lavoro è formato da volontari della parrocchia e della San Vincenzo e cerca di affiancare nella ricerca di lavoro, anche saltuario, le tante persone in difficoltà del quartiere, sia italiane sia straniere. Il Centro ha costruito collaborazioni attive con le istituzioni e con gli enti che operano sul territorio.

Infine, il Mosaico Onlus, costituitosi il 18 marzo 2003. Garantisce doposcuola per ragazzi delle scuole elementari e medie (65 bambini di cui 60 extracomunitari), corsi di lingua italiana per adulti (nel 2014 hanno partecipato 16 persone straniere), corsi di cucina e di apprendimento degli strumenti informatici di base.

Grazie dalla San Vincenzo e dalla Terra Santa

Durante la Domenica delle Palme i volontari della San Vincenzo parrocchiale hanno preparato e distribuito i rami di ulivo: grazie alla vostra generosità sono stati raccolti 2.900 euro per le famiglie bisognose.

Altri 735 euro sono stati offerti durante la colletta speciale del Venerdì Santo per sostenere la Chiesa Cattolica in Terra Santa.

1800 euro per i fidanzati del Rwanda

Nella quinta domenica di quaresima sono stati raccolti 1800 euro per il progetto di Pastorale familiare promosso dalle diocesi di Torino e di Byumba in Rwanda.

Le offerte sono state versate all’Ufficio Missionario Diocesano.

Gli appuntamenti della Settimana Santa

giovedì santo 24 marzo

Alle 9,30, in Cattedrale, messa del crisma: rinnovo delle promesse dei sacerdoti e benedizione degli olii santi dei sacramenti dei catecumeni, degli infermi e del crisma.

Alle 18, in chiesa, messa dell’ultima cena di Gesù con la memoria della lavanda dei piedi. Dopo la messa adorazione dell’Eucarestia all’altare della Reposizione fino a mezzanotte.

venerdì santo 25 marzo

Alle 18, in chiesa, liturgia della passione di Gesù, con la lettura del Vangelo della Passione, la preghiera universale, l’adorazione della croce e la Comunione eucaristica.

Alle 21 Via Crucis per tutti coloro che desiderano ricordare la notte dell’amore di Gesù.

sabato santo 26 marzo

Durante il giorno nessuna liturgia o preghiera comunitaria. La chiesa chiude alle 18. Al tramonto del sole comincia il giorno di Pasqua. Alle 21, sul sagrato della chiesa, inizia la Veglia pasquale con la liturgia del fuoco e del cero, l’annunzio pasquale, la Parola di Dio e la liturgia battesimale ed eucaristica in cui amministreremo i sacramenti dell’iniziazione cristiana – battesimo, cresima ed eucarestia – a tre giovani cresciuti nel nostro gruppo scout Torino 6: Elena, Ludovico e Van Duc.

domenica di Pasqua 27 marzo

Nella solennità le messe avranno il consueto orario domenicale 8,30 – 10 – 11,30 – 18.

lunedì dell’Angelo 28 marzo

Non è festa di precetto e le messe avranno l’orario feriale 7,30 – 9,30 – 18.

Yatra e Gucci, a sostegno della sartoria di Ranchi

Il trust legato alla Gucci ha accolto la richiesta di Yatra, l’Onlus che sostiene la missione dei padri Dottrinari in India, per il fundraising  a favore della sartoria di Ranchi.

L’operazione finanzierà l’affitto, la ristrutturazione, allestimento e approvvigionamento di un negozio per la sartoria in Ranchi. Il canale di vendita in Italia infatti si sta affievolendo e bisogna arrivare all’autosufficienza del Cèsar Silai Centre in India.

Ora è fondamentale promuovere la raccolta fondi tramite tutti i canali possibili: diffondendo la conoscenza del progetto e il link del sito che raccoglie le donazioni.

Eccolo: https://www.globalgiving.org/projects/tailoring-store-for-indian-women/

Chiesa aperta in pausa pranzo

Nei giorni feriali durante la Quaresima, la chiesa di Gesù Nazareno, in piazza Benefica a Torino, sarà aperta anche in orario pausa pranzo, dalle 12 alle 15.
Chi lo desidera potrà concedersi un momento di preghiera e di riflessione, incontrare un sacerdote, ricevere il dono del perdono nell’anno giubilare della Misericordia, proclamato da papa Francesco.

La sfida della misericordia

I primi a riconoscere il Dio fatto uomo sono pastori (Lc, 8-18), che scribi e farisei reputano indegni di leggere la Sacra Scrittura. Eppure sono loro, illuminati dalla luce della fede, che credono alle parole dell’angelo: “Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”. E, andati, tornano sui loro passi e raccontano ciò che hanno scoperto.

Dio è venuto nel mondo e si manifesta, oggi come allora, con la testimonianza di quelli che, secondo le leggi degli uomini, non sarebbero suoi.

Anche Matteo (Mt, 1, 1-16), ricostruendo all’inizio del suo vangelo la genealogia di Cristo, ribadisce come nel lungo cammino della salvezza Dio illumina, con la luce della fede, potenti e profeti, ma anche prostitute e stupratori, traditori e assassini. Ecco allora che il mistero del Cristo – il Figlio di Dio, che abbraccia in tutto e per tutto la condizione umana, fino a condividere l’esperienza dolorosa della morte – si disvela, alla luce della fede, in tutta la sua chiarezza. Dio è con noi, qui e adesso; ci consola e conforta: ci esorta a rendere eterna la nostra vita quotidiana con la forza delle opere, la condivisione con fratelli e sorelle, la testimonianza della fede.

Papa Francesco ha voluto un anno giubilare dedicato alla misericordia: un attributo che sia l’Antico sia il Nuovo testamento riconoscono tanto a Dio quanto agli uomini. L’originale ebraico hesed contiene altri significati: devozione, lealtà, patto di fedeltà. I misericordiosi non sono quindi solo buoni e compassionevoli, ma leali e fedeli, con Dio e con gli uomini. Questa è la sfida per i cristiani del nostro tempo, questo è l’augurio che nel giorno di Natale rivolgo alla comunità di Gesù Nazareno: siamo misericordiosi e gridiamolo al mondo, con gioia, alla luce della fede.

Buon Natale, padre Ottorino e i padri Dottrinari